Temi di progetto – Mixing NoLo – A.A. 2019/2020 – I sem.

Le quattro aree proposte hanno vocazioni diverse: si è dunque scelto di attribuire ad ognuna un tema di funzione pubblica urbana che sarà da progettare insieme alla residenza, secondo una percentuale adeguata ad ogni luogo:
– APORTI: centro culturale con spazio espositivo 40% – residenza 60%
– VENINI: sport 50% – residenza 50%
– MONZA: spazio pubblico e teatro 50% – residenza 50%
– TROTTER: biblioteca 40% – residenza 60%

Si ricorda inoltre che la residenza potrà essere declinata in parte con alcune residenze speciali, quali ad esempio foresteria per attori, atelier per artisti o alloggi per studenti, a seconda del tema funzionale  pubblico ipotizzato sull’area.
La progettazione dovrà tenere conto della normativa esistente per quanto attiene alle principali norme di edificazione, nonché alle altezze e dimensioni dei locali, così come indicato nello stralcio del Regolamento Edilizio, Titolo II, che potete scaricare qui.

La volumetria da sviluppare in ogni area è stata calcolando a partire da una condizione di realtà che è oggi rappresentata dal PGT.  Secondo la tavola “R02 –  Indicazioni urbanistiche”, le nostre aree sono “tessuto urbano consolidato” e ricadono in un “Ambito contraddistinto da disegno urbano riconoscibile”; esclusa l’area di Aporti, esse sono anche segnalate come parte di “nucleo storico esterno” appartanente alla categoria della “Rigenerazione”. Secondo la tavola “R03 – Indicazioni morfologiche”, le nostre aree sono “tessuti urbani compatti a cortina”. Inoltre il parco Trotter è segnalato come “insieme urbano unitario”.
Per definire la superficie lora (SL) insediabile, si può procedere immaginando di occupare il 60% della superficie fondiaria (SF: nel nostro caso corrisponde all’intera superficie dell’area di progetto) per un determinato numero di piani, numero che dipende dalle caratteristiche della propria area. Di questo 60%, la SL costituirà indicativamente il 75%.
Per determinare il numero dei piani, l’art. 21 comma 2 dice: “la costruzione in cortina deve arrivare sino alla linea di altezza dell’edificio più basso adiacente alla costruzione; laddove quest’ultimo fosse più basso rispetto all’altezza esistente è fatto salvo il mantenimento dell’altezza esistente”. Sempre nello stesso comma, si dice che “in presenza di frontespizi ciechi l’edificazione deve essere in aderenza, salva la dimostrazione di impossibilità”.
Il prospetto che segue è indicativo e non prescrittivo: costituisce una misura massima raggiungibile e può essere ridefinita a seconda della proposta progettuale. Tali quantità non dovranno essere uguali piano per piano: è anzi probabile che ai primi livelli ci sarà un maggiore assorbimento di SL a fronte dei livelli più alti, e che parte della SL sarà utilizzata in eventuali livelli interrati.

Area (SF x 60%) x 75% = SL insediabile per piano N. di piani SL insediabile totale
Aporti (1312 x 0,6) x 0,75 = 590 6 3540
Venini (1800 x 0,6) x 0,75 = 810 5 4050
Monza (2339 x 0,6) x 0,75 = 1052 6 6312
Trotter (1942 x 0,6) x 0,75 = 874 4 3496


Definizioni utili:
SF – Superficie Fondiaria (mq): superficie reale di una porzione di territorio destinata all’uso edificatorio. È costituita dalla superficie territoriale al netto delle aree per dotazioni territoriali ivi comprese quelle esistenti.
SL – Superficie Lorda (mq): somma delle superfici di tutti i piani comprese nel profilo perimetrale esterno dell’edificio escluse le superfici accessorie.
Il calcolo della SL deve essere effettuato, sia per la valutazione della SL esistente sia per quella di progetto, secondo i parametri stabiliti dalle presenti norme.
La realizzazione dei servizi di cui all’art. 6 comma 1 delle Norme di Attuazione del Piano dei Servizi non è computata nella SL e non concorre al computo della quantità massima di superficie lorda edificabile in relazione all’applicazione degli indici urbanistici.
SA – Superficie Accessoria (mq): superficie di pavimento degli spazi di un edificio aventi carattere di servizio rispetto alla destinazione d’uso della costruzione medesima, misurata al lordo di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre. La superficie accessoria ricomprende:

  1. i portici e le gallerie pedonali;
  2. i ballatoi, le logge, i balconi e le terrazze; le tettoie e le pensiline con profondità superiore a m. 1,50; le tettoie e le pensiline aventi profondità uguale o inferiore a m. 1,50 sono escluse dal computo sia della superficie accessoria, sia della superficie lorda;
  3. le cantine poste al piano interrato, seminterrato, o al primo piano fuori terra e i vani e locali interrati e seminterrati, tutti privi dei requisiti di permanenza continua di persone e i relativi corridoi di servizio;
  4. i sottotetti accessibili e praticabili per la sola porzione con altezza pari o superiore a m 1,50, ad esclusione dei sottotetti che presentino i requisiti richiesti per i locali abitabili; al di sotto di 1,50 m i sottotetti accessibili e praticabili con altezza inferiore a 1,50 m sono da intendersi esclusi dal computo delle superfici accessoria e lorda; 
  5. i vani scala interni alle unità immobiliari computati in proiezione orizzontale, per ciascun livello;
  6. gli spazi o locali destinati alla sosta, alla manovra e al ricovero dei veicoli ad esclusione delle autorimesse che costituiscono attività imprenditoriale;
  7. i corridoi ai piani delle camere per le strutture ricettive alberghiere come definite dalla specifica norma regionale;
  8. i volumi tecnici;
  9. le parti comuni, quali i locali di servizio condominiale in genere, nei limiti e secondo le fattispecie indicati nel Regolamento Edilizio, se individuati in un atto d’asservimento da trascriversi nei pubblici registri e obbligatoriamente citato negli atti di compravendita; i depositi, gli spazi comuni di collegamento orizzontale, come ballatoi o corridoi. Gli spazi comuni di collegamento verticale quali rampe, scale, montacarichi, ascensori e relativi sbarchi e gli androni condominiali sono esclusi sia dal computo della superficie accessoria, sia dal computo della Superficie Lorda.

SCOP – Superficie Coperta (mq): superficie risultante dalla proiezione sul piano orizzontale del profilo esterno perimetrale della costruzione fuori terra, con esclusione degli aggetti e sporti inferiori a 1,50 m.
LH – Linea di altezza (m) è la linea definita dall’intersezione del piano dell’estradosso dell’ultima soletta di copertura dell’ultimo piano abitabile con il piano costituito dal paramento esterno dell’edificio.