Temi di progetto – A.A. 2020/2021 II sem.

Per ogni proposta di progetto, si richiede di associare liberamente alla residenza una fra le seguenti funzioni pubbliche di riferimento:
– Sport (palestra, campi all’aperto, funzioni legate alla mobilità sostenibile, spazi per sport acquatici);
– Cinema/auditorium;
– Biblioteca/spazi studio;
– Mercato;
– Centro civico.

Le proporzioni suggerite per tale associazioni sono:
1) TOFANE-ROVIGNO: residenza 70%, funzione pubblica urbana 30%
2) NUORO 1: residenza 70%, funzione pubblica urbana 30%
3) NUORO 18: residenza 70%, funzione pubblica urbana 30%

Si ricorda inoltre che la residenza potrà essere declinata in parte con alcune residenze speciali, quali ad esempio foresteria, atelier per artisti o alloggi per studenti, a seconda del tema funzionale  pubblico ipotizzato sull’area.
La progettazione dovrà tenere conto della normativa esistente per quanto attiene alle principali norme di edificazione, nonché alle altezze e dimensioni dei locali, così come indicato nello stralcio del Regolamento Edilizio, Titolo II.

1) TOFANE-ROVIGNO: 4300 s. fondiaria – 4300 SL – 3-4 piani
2) NUORO 1: 5800 s. fondiaria – 4300 SL – 3-4 piani
3) NUORO 18: 5390 s. fondiaria – 4300 SL – 4-7 piani

Normative vigenti: quadro riassuntivo delle prescrizioni e degli indirizzi.

VINCOLO DELLA MARTESANA
A questo link il relativo testo della Regione Lombardia

PGT – INDICAZIONI URBANISTICHE (tavola R02)1) TOFANE-ROVIGNO: Nuclei storici esterni (art. 15.6) + ARU – Ambiti di rinnovamento urbano (art. 15.2)
2) NUORO 1: Rigenerazione ambientale (art. 15.3) + Proposta PLIS Martesana + ARU – Ambiti di rinnovamento urbano (art. 15.2)
3) NUORO 18 : Rigenerazione ambientale (art. 15.3) + Verde Urbano (art. 8.2 NA PdS) + Proposta PLIS Martesana + ARU – Ambiti di rinnovamento urbano (art. 15.2)

Per la consultazione degli articoli citati:
Art. 15 Piano delle Regole
Art. 21 Piano delle Regole

PGT – INDICAZIONI MORFOLOGICHE (tavola R03)1) TOFANE-ROVIGNO: ARU – Ambiti di rinnovamento urbano / Tessuti di rinnovamento urbano (Art. 23) + solo su Martesana: Arretramento di almeno 3 m. della linea di altezza dell’edificio dal confine di proprietà verso lo spazio pubblico (Art. 23.2.b) + solo su via Rovigno: Allineamento di almeno 50% della linea di altezza dell’edificio sul confine con lo spazio aperto entro l’inviluppo limite (Il) (Art. 23.2.a)
2) NUORO 1: ARU – Ambiti di rinnovamento urbano / Tessuti di rinnovamento urbano (Art. 23) + solo su prolungamento via Privata alghero: Arretramento di almeno 3 m. della linea di altezza dell’edificio dal confine di proprietà verso lo spazio pubblico (Art. 23.2.b) + solo su via Nuoro: Allineamento di almeno 50% della linea di altezza dell’edificio sul confine con lo spazio aperto entro l’inviluppo limite (Il) (Art. 23.2.a)
3) NUORO 18 : ARU – Ambiti di rinnovamento urbano / Tessuti di rinnovamento urbano (Art. 23) + solo su via Nuoro e lato parco: Allineamento di almeno 50% della linea di altezza dell’edificio sul confine con lo spazio aperto entro l’inviluppo limite (Il) (Art. 23.2.a)

Per la consultazione degli articoli citati:
Art. 21 Piano delle Regole
Art. 23 Piano delle Regole

PGT – SENSIBILITÀ PAESAGGISTICA DEI LUOGHI (tavola RAll.01)1-2-3) TOFANE-ROVIGNO, NUORO 1, NUORO 18: Classe 4, alta + Bene paesaggistico / “Complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici tutelati con apposito provvedimento; Complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici tutelati con apposito provvedimento” (D.Lgs 42/2004, art. 136.1.c-d). Il naviglio Martesana è in classe 5, e inoltre il lungo-naviglio è considerato “Tracciato-guida paesaggistico” (PTCP Milano, Sistema della viabilità storico-paesaggistica, Art. 34.3)

PTCP, estratto dell’articolo 34.3:
“Per il sistema di viabilità storico-paesaggistica valgono i seguenti indirizzi e prescrizioni, aventi efficacia prevalente ai sensi del precedente articolo 18, comma 1:
Indirizzi:
a) Non pregiudicare o limitare le visuali panoramiche ampie;
b) Limitare l’impiego di barriere laterali, privilegiando, ove necessario, l’impiego di materiali ecocompatibili;
c) Garantire la conservazione delle alberature presenti lungo i percorsi.
Prescrizioni:
a) Evitare varianti di tracciato dei percorsi che disassino le direttrici storiche consolidate;
b) Vietare l’installazione di cartellonistica pubblicitaria, al di fuori dei centri abitati, lungo le
strade panoramiche.”

Per consultare il PTCP della Città Metropolitana di Milano, cliccare qui.

VINCOLI DI TUTELA E SALVAGUARDIA (tavola R06)1-2-3) TOFANE-ROVIGNO, NUORO 1, NUORO 18:
– Bene paesaggistico / “Complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici tutelati con apposito provvedimento; Complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici tutelati con apposito provvedimento” (D.Lgs 42/2004, art. 136.1.c-d)
– Ambiti ed elementi di prevalente valore storico e culturale – indirizzi e prescrizioni (Art. 26 PTCP Milano 2014)
– Ambiti ed elementi di prevalente valore storico e culturale – indirizzi e prescrizioni (Art. 27, lett. b-h, PTCP Milano 2014): Fascia di 10 m lungo le rive dei Navigli storici

PTCP, estratti dall’articolo 26:
Punto 2: “Oltre ai macro-obiettivi di cui all’art.3 e agli obiettivi specifici per la tutela e la valorizzazione del paesaggio di cui all’art.17, il PTCP per gli ambiti di rilevanza paesistica definisce i seguenti ulteriori obiettivi:
a) Tutelare e potenziare gli elementi costitutivi culturali, storici e naturali che caratterizzano il
paesaggio in riferimento alle macro-caratteristiche dell’Unita tipologica di paesaggio di appartenenza;
b) Sviluppare le attività di fruizione, ricreative e culturali, compatibili con l’assetto paesistico e
con le esigenze di tutela paesistica.”
Punto 3: “Indirizzi:
a) Progettare gli interventi con attenzione all’inserimento storico, paesistico e ambientale e alla
conservazione degli elementi di riconoscibilità e specificità storico-tipologica esistente;
b) Completare e riqualificare il margine urbano dei nuclei esistenti in caso di eventuali nuove
espansioni edilizie, minimizzando la realizzazione di nuovi nuclei isolati e/o distaccati da quelli
esistenti, salvaguardando le visuali prospettiche da cui è possibile godere degli elementi che
compongono l’assetto paesistico e imponendo un’altezza massima non superiore all’altezza degli edifici presenti all’interno del nucleo di antica formazione individuato negli strumenti di pianificazione comunale”

PTCP, estratti dall’articolo 27:
“Indirizzi:
a) Progettare gli interventi, in particolare quelli direttamente prospicienti i corsi d’acqua e i
Navigli storici, ponendo attenzione all’inserimento storico, paesistico-ambientale e alla conservazione degli elementi di riconoscibilità e specificità storico-tipologica esistente;
b) Promuovere la realizzazione di interventi funzionali alla fruizione ciclo-pedonale delle alzaie
dei Navigli e la navigabilità delle vie d’acqua;
b.bis) Promuovere e favorire la realizzazione di opere mirate alla riapertura del tracciato storico dei navigli milanesi;
c) Valorizzare il ruolo di rogge e canali irrigui presenti in ambiti di trasformazione quali elementi
ordinatori del paesaggio, anche mediante la formazione di idonee fasce di verde arboreo-arbustivo”
“Prescrizioni:
[…]
b) Entro la fascia di 10 metri lungo le rive dei Navigli storici, di cui all’art.21 delle NdA del PPR,
sono ammessi i soli interventi per la gestione e la manutenzione del corso d’acqua e il recupero di
manufatti idraulici e opere d’arte, interventi di riqualificazione e valorizzazione delle sponde e delle alzaie nonché di sistemazione del verde, fatti salvi interventi di opere pubbliche che dovranno garantire contestuali interventi di riqualificazione delle sponde e delle alzaie.
[…]”

DAL RE del Comune di Milano, Definizioni utili:
SF – Superficie Fondiaria (mq): superficie reale di una porzione di territorio destinata all’uso edificatorio. È costituita dalla superficie territoriale al netto delle aree per dotazioni territoriali ivi comprese quelle esistenti.
SL – Superficie Lorda (mq): somma delle superfici di tutti i piani comprese nel profilo perimetrale esterno dell’edificio escluse le superfici accessorie.
Il calcolo della SL deve essere effettuato, sia per la valutazione della SL esistente sia per quella di progetto, secondo i parametri stabiliti dalle presenti norme.
La realizzazione dei servizi di cui all’art. 6 comma 1 delle Norme di Attuazione del Piano dei Servizi non è computata nella SL e non concorre al computo della quantità massima di superficie lorda edificabile in relazione all’applicazione degli indici urbanistici.
SA – Superficie Accessoria (mq): superficie di pavimento degli spazi di un edificio aventi carattere di servizio rispetto alla destinazione d’uso della costruzione medesima, misurata al lordo di murature, pilastri, tramezzi, sguinci, vani di porte e finestre. La superficie accessoria ricomprende:

  1. i portici e le gallerie pedonali;
  2. i ballatoi, le logge, i balconi e le terrazze; le tettoie e le pensiline con profondità superiore a m. 1,50; le tettoie e le pensiline aventi profondità uguale o inferiore a m. 1,50 sono escluse dal computo sia della superficie accessoria, sia della superficie lorda;
  3. le cantine poste al piano interrato, seminterrato, o al primo piano fuori terra e i vani e locali interrati e seminterrati, tutti privi dei requisiti di permanenza continua di persone e i relativi corridoi di servizio;
  4. i sottotetti accessibili e praticabili per la sola porzione con altezza pari o superiore a m 1,50, ad esclusione dei sottotetti che presentino i requisiti richiesti per i locali abitabili; al di sotto di 1,50 m i sottotetti accessibili e praticabili con altezza inferiore a 1,50 m sono da intendersi esclusi dal computo delle superfici accessoria e lorda; 
  5. i vani scala interni alle unità immobiliari computati in proiezione orizzontale, per ciascun livello;
  6. gli spazi o locali destinati alla sosta, alla manovra e al ricovero dei veicoli ad esclusione delle autorimesse che costituiscono attività imprenditoriale;
  7. i corridoi ai piani delle camere per le strutture ricettive alberghiere come definite dalla specifica norma regionale;
  8. i volumi tecnici;
  9. le parti comuni, quali i locali di servizio condominiale in genere, nei limiti e secondo le fattispecie indicati nel Regolamento Edilizio, se individuati in un atto d’asservimento da trascriversi nei pubblici registri e obbligatoriamente citato negli atti di compravendita; i depositi, gli spazi comuni di collegamento orizzontale, come ballatoi o corridoi. Gli spazi comuni di collegamento verticale quali rampe, scale, montacarichi, ascensori e relativi sbarchi e gli androni condominiali sono esclusi sia dal computo della superficie accessoria, sia dal computo della Superficie Lorda.

SCOP – Superficie Coperta (mq): superficie risultante dalla proiezione sul piano orizzontale del profilo esterno perimetrale della costruzione fuori terra, con esclusione degli aggetti e sporti inferiori a 1,50 m.
LH – Linea di altezza (m) è la linea definita dall’intersezione del piano dell’estradosso dell’ultima soletta di copertura dell’ultimo piano abitabile con il piano costituito dal paramento esterno dell’edificio.
IL – Inviluppo Limite è l’inviluppo entro il quale è consentita l’edificazione. Esso è determinato da un piano orizzontale passante per la linea di altezza (LH), continuo su tutto il fronte edificato verso lo spazio pubblico e per tutta la profondità del lotto.